Quando iniziavamo a bere il caffè non ci facevamo molte domande, si beveva e basta. Il vero dilemma è nato quando pian piano ci siamo accorti nei supermercati dell’esistenza di molteplici categorie e diversi gusti di caffè. Quale scegliere tra tutti? Hai mai sentito parlare di gusto arabico e gusto robusto? Cosa cambia tra i due? In questo articolo cerchiamo di vedere la differenza tra caffè arabico e robusto.
In generale, le differenze tra queste due varietà riguardano il gusto, la forza, la corposità, il costo, i luoghi e le condizioni di crescita e i metodi di coltivazione e raccolta.
Tra i due tipi, il caffè arabico è tenuto in maggiore considerazione rispetto al robusto, in quanto tende ad avere più sapore e ad essere meno amaro (l’arabico ha un gusto più dolce e morbido, con toni leggermente fruttati, mentre quello robusto è più aspro con un tono granuloso).Per questo motivo, oltre il 75% di tutto il caffè coltivato nel mondo è arabico. Tuttavia, la tipologia “robusto” ha una maggiore corposità rispetto all’arabico e un contenuto di caffeina molto più elevato.
Vediamoli singolarmente.
Che cos’è il caffè arabico?
Si ritiene che sia stato originato in Etiopia o nello Yemen, il caffè ha una lunga storia che risale al IX secolo. L’origine del caffè è in gran parte attribuita a un pastore di capre, che per primo notò l’aumento dell’energia delle capre quando masticavano alcune bacche.
Sulla base di queste informazioni, gli abitanti del luogo sperimentarono queste bacche, che alla fine si rivelarono una bevanda energizzante. Nel XV secolo il caffè si diffuse nelle regioni del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale, per poi arrivare in Italia e in altre regioni europee, oltre che nelle Americhe.
Oggi il caffè è ampiamente consumato in tutto il mondo ed è particolarmente apprezzato per il suo gusto ricco e il suo sapore invitante. Al di là di questi discorsi, in Italia si riferisce anche ad “arabico” ad una miscela da un sapore più dolce e meno intenso del caffè che quotidianamente beviamo la mattina o dopo i pasti principali.
Che cos’è il caffè robusto?
Quando si parla del gusto del caffè “robusto” si fa riferimento a dei chicchi che sono tipicamente descritti come intensi, con sapori robusti e legnosi. Contenendo un’acidità minima, una tazza di caffè robusto è un espresso perfetto ed è uno tra i preferiti sulla scena dell’espresso italiano.
Differenze Principali tra caffè arabico e robusto
Vediamo le principali differenze tra i due:
- La più nota: il gusto. Spesso il gusto del robusto viene descritto come quello di uno pneumatico bruciato o di una gomma. Insomma, bere un caffè del genere se uno non l’ha mai provato non è un buon invito ad assaggiarlo!
- La caffeina: uno dei motivi per cui il gusto non è così buono per quello robusto è che ha più caffeina rispetto all’arabico. Il che può sembrare positivo, ma la caffeina ha un sapore amaro che la rende una bevanda sgradevole. Infatti, il chicco utilizzato per il “robusto” ha un contenuto di caffeina del 2,7%, quasi il doppio rispetto all’1,5% dell’arabico.
- Contenuto di lipidi e zuccheri: come già detto, l’arabico contiene quasi il 60% in più di lipidi e una concentrazione di zuccheri quasi doppia rispetto al robusto. Anche questo fattore ha probabilmente un forte impatto sul motivo per cui preferiamo il gusto dell’arabico
- Il prezzo: i chicchi per produrre quello robusto sono più economici e per quello l’arabico ha generalmente un costo più alto.
- I chicchi della tipologia del robusto sono più facili da coltivare perché avendo un quantitativo di caffeina più elevato, emanano un tipo di odore che manda via gli insetti, per cui riescono in questo modo a crescere più piante più facilmente
Conclusioni
Hai mai provato queste due tipologie di caffè? Bene, ora puoi farlo in modo consapevole visto che sai esattamente quali sono le differenze tra caffè arabico e robusto. Esistono molti tipi di gusti, per cui l’ideale è sempre assaggiarli e scegliere quello che piace di più al proprio palato ponendo sempre attenzione al quantitativo di caffeina.