Qual è il momento in cui ci si chiede di più qual’è la differenza tra guanciale e pancetta? Quando si cucina e nello specifico quando si cucina un buon piatto di pasta. Carbonara o amatriciana hanno diverse scuole di pensiero: c’è chi mette la pancetta e chi il guanciale. Chi ha ragione però? Chi vince il derby del condimento? Per scoprirlo dobbiamo prima cercare di capire qual è la differenza tra guanciale e pancetta.
La soluzione più intuitiva deriva dal nome stesso: guanciale, guancia, un taglio di carne di maiale che deriva appunto dalla guancia. La pancetta, dalla pancia. Qual è il migliore dei due tagli? Quale risulta più leggero e più adatto per alcune preparazioni? Vediamo più nel dettaglio.
Parametri di comparazione | Guanciale | Pancetta |
Taglio del maiale | Guancia | Pancetta |
Sapore | Più marcato rispetto la pancetta | Meno assaporita |
Metodo di consumazione | Principalmente cucinata | Può essere mangiata cruda o cotta |
Che cos è il guanciale?
Il guanciale viene prodotto dalla guancia del maiale. Ha un sapore più accentuato rispetto a quello della pancetta e la sua consistenza risulta più dura durante la masticazione. Il guanciale risulta come il primo condimento di grigia e amatriciana secondo le origini. Infatti, per fare un esempio, l’amatriciana arrivò in tavola alla fine del 700 solo dopo la “scoperta” della salsa di pomodoro.
Che cos’è la pancetta?
Per quanto riguarda la pancetta come abbiamo detto è un taglio che proviene dalla pancia, risulta più morbido e meno “grasso” rispetto al guanciale. Rientra nella categoria dei salumi suoni e può essere consumata sia cotta che cruda.
Qual è la differenza Principale tra Guanciale e Pancetta?
Sostanzialmente “nell’origine” da cui viene ricavato questo alimento (guancia o pancia), la consistenza, una più dura e una più morbida, l’utilizzo per la varie ricette. Un’altra delle differenza sta anche nella preparazione del singolo alimento. Ad esempio il guanciale prima di essere pronto al consumo, va condito con una generosa quantità di sale e spezie, solitamente pepe nero, rosmarino, timo e aglio. Poi viene appeso ad asciugare in un locale fresco e asciutto per circa quattro settimane. Alcuni lasciano stagionare il guanciale per diversi mesi per ottenere una maggiore profondità di gusto.
Il guanciale stagionato si conserva naturalmente grazie all’eliminazione dell’acqua in eccesso e a una grande quantità di sale. In queste condizioni, i microrganismi non possono riprodursi e la carne può essere conservata in modo sicuro in una stanza fresca per sei mesi.
La pancetta invece viene arrotolata con le spezie al suo interno. Dopo la stagionatura, la pancetta può essere conservata per mesi nella sua confezione originale. Ma una volta aperta, la carne deve essere consumata entro due settimane in frigorifero.
Non lasciate la pancetta aperta a temperatura ambiente per più di quattro ore. Anche se tecnicamente la pancetta può essere conservata in freezer per prolungarne la freschezza, è probabile che perda sapore.
Conclusioni
Non c’è un chiaro vincitore nella battaglia tra guanciale e pancetta. Entrambi i tipi di carne sono amati per il loro gusto salato e ricco e per la loro lunga conservazione. La discrezione individuale su quale utilizzare per la preparazione di ogni singolo piatto è indifferente. C’è chi ama una carbonara con il guanciale e chi con la pancetta. In fondo come dicevano i latini “de gustibus non disputandum est”.