Quando sentiamo parlare di marzapane o di pasta di mandorle automaticamente ci brillano gli occhi. Tutti iniziamo a pensare alle casette natalizie di marzapane che mangiavamo da bambini, e molto probabilmente anche adesso, o alla frutta di martorana, tipicamente di origine siciliana, fatta con la pasta di mandorle, dolcissima. Ecco: qual è però la differenza tra marzapane e pasta di mandorle? Cerchiamo di capirlo insieme.
Cominciamo con il dire che il marzapane è più come una sorta di decorazione per un dolce, mentre la pasta di mandorle è l’impasto che viene prodotto dalla farina di mandorle per determinati dolci. Per approfondire il discorso analizziamo singolarmente i due alimenti.
Che cos’è il marzapane?
La parola “marzapane” deriva dal tedesco “Marzipan” anche se in Italia molto probabilmente si associa al nome di San Marco. Questo prodotto è una pasta elastica fatta di mandorle grattugiate e polverizzate e zucchero a velo. Grazie alla sua elasticità, la miscela viene utilizzata per realizzare (in stampi o a mano) una varietà di prodotti di marzapane senza additivi leganti: caramelle, figure, frutti e fiori di marzapane, decorazioni per torte e dessert e molto altro.
Le figure scolpite sono dipinte con colori commestibili o ricoperte di glassa (cioccolato, zucchero, limone, ecc.). Si vende e si consuma anche il marzapane “puro”, senza pittura o glassa (massa di marzapane, pane di marzapane senza glassa). In Italia si conosce il marzapane soprattutto grazie alla Sicilia e al convento di Martorana.
“Per fare uno scherzo all’arcivescovo in visita a Pasqua, le suore crearono decine di frutti di marzapane e li dipinsero in modo che sembrassero frutta vera. Poi li appesero agli alberi del giardino del chiostro e l’arcivescovo credette che gli alberi avessero una stagione di fruttificazione miracolosa. “
Le tradizioni siciliane intorno alla Martorana sono molto forti, soprattutto nel giorno di Ognissanti, o I Morti, il 2 novembre. I bambini siciliani trovano cesti contenenti frutta di Martorana quando si alzano in quel giorno, e si dice che il frutto di marzapane sia stato lasciato dai loro antenati scomparsi da tempo. La festa che celebra I Morti è caratterizzata da marzapane, oggi comunemente chiamato martorana, di tutte le forme e dimensioni. Si possono trovare statue di marzapane dipinte a mano, chiamate pupi di cena, di cavalieri, re e regine, oltre a personaggi di Spider-Man, Puffi e Paperino.
Che cos’è la pasta di mandorle?
La pasta di mandorle è un ingrediente da forno utilizzato per biscotti, torte, crostate e altri dessert. È costituita da una miscela di mandorle, zucchero, un agente legante o addensante come lo sciroppo di mais o il glucosio, e un agente aromatizzante naturale, di solito l’estratto di mandorle.
Può confondere il fatto che a volte le ricette usino i termini “pasta di mandorle” e “marzapane” come se fossero dei sinonimi, perché in realtà sono molto diversi. La pasta di mandorle ha una consistenza più grossolana ma è molto più morbida del marzapane, il che consente di spalmarla come ripieno.
A differenza del marzapane, la pasta di mandorle resiste alla cottura in forno. I benefici per la salute del consumo di pasta di mandorle includono la riduzione dei livelli di zucchero nel sangue, della pressione sanguigna e del colesterolo. Possono anche ridurre il senso di fame e quindi favorire la perdita di peso.
Differenze Principali tra Marzapane e Pasta di Mandorle
- Il marzapane è più una decorazione, la pasta serve proprio a creare dei dolci
- Il marzapane è diventato noto grazie alla frutta di Martorana
- La pasta di mandorle resiste alla cottura al forno, il marzapane si scioglierebbe
- La pasta di mandarle può essere spalmata e utilizzata anche come ripieno
Conclusioni
Qui abbiamo visto le differenze tra marzapane e pasta di mandorle. Essendo due alimenti molto “zuccherini” è consigliato farne un consumo moderato. Quando si parla infatti della frutta di martoriata solitamente se ne consuma un piccolo pezzettino alla volta. Mangiare un frutto intero può dare problemi a livello digestivo per cui è sempre bene essere parsimoniosi.