Due tra gli alimenti più consumati nel nostro bel paese sono proprio i prosciutti. Ogni italiano sa molto bene che ne esistono due tipologie principali: il prosciutto cotto e il prosciutto crudo. Qual è però la differenza tra i due? Come ci dice la parola stessa molto banalmente possiamo intuire che il primo è un prosciutto che viene cotto e l’altro è invece un prosciutto che va consumato crudo.
Fin qui ci siamo, ma quali sono le differenze vere e proprie? Il crudo è un prosciutto meno grasso e con un numero di proteine più alto rispetto al cotto a parità di quantità. Questo è dovuto alla sua lavorazione. Il cotto invece a seconda del processo con cui viene prodotto può anche contenere un certo quantitativo di carboidrati al suo interno e anche una buona quantità d’acqua.
È un prosciutto che è meno “ricco” in termini di valori nutrizionali. È più indicato ad esempio per chi soffre di pressione alta perché il crudo ha invece una dose di sodio più elevata ed è risaputo che questo porta ad un’aumento della pressione stessa.
Vediamo però di conoscerli meglio singolarmente.
Cos’è il Prosciutto Cotto?
Il prosciutto cotto appartiene alla categoria dei salumi e viene classificato come un non insaccato ricoperto solo in parte dalla cotenna. Viene ricavato dal maiale attraverso un minuzioso processo diviso in più fasi:
- Sezionamento
- Siringatura
- Zangolatura
- Stampaggio
- Cottura
La prima si concentra sulla selezione della parte della coscia da tagliare. Qui vengono tagliate le parti più dure e lasciate quelle della carne più tenere. Poi c’è la siringatura, momento in cui si inietta il sale all’interno della carne. La zangolatura è una fase in cui i prosciutti vengono fatti ruotare per permettere al sale di andare ad intaccare ogni singolo punto. Lo stampaggio è la fase in cui si creano le fette ed infine la cottura che lo fa appunto diventare: prosciutto cotto.
Che cos’è il prosciutto crudo?
Il prosciutto crudo è un salume che richiede un processo di produzione completamente diverso rispetto al prosciutto cotto. Come funziona? La coscia del maiale viene fatta riposare fino a una temperatura di 0° finché la carne non perde circa l’1% del suo peso effettivo.
Successivamente c’è la fase della rifilatura che conferisce al prosciutto la sua forma tipica e poi c’è la salagione, momento in cui si sala la carne. Dopo di che si lascia riposare, si rimuove il sale e si comincia con la stagionatura. Il prosciutto crudo diventa così uno degli alimenti più consumati e più conosciuti di tutta l’Italia.
Principali Differenze Tra Prosciutto Cotto e Prosciutto Crudo
- Il primo viene appunto cotto e il secondo no, viene salato e stagionato
- Il colore: il primo più tendente al rosa chiaro e il secondo più verso l’amaranto
- Il sapore: più “dolce” il primo rispetto al più salato crudo
- I nutrienti: il crudo è più proteico e meno grasso rispetto al prosciutto cotto che molte volte può presentare un certo quantitativo di carboidrati al suo interno
- Tempi di stagionatura più lunghi per il prosciutto crudo
Leggi anche: La differenza tra speck e prosciutto crudo
Conclusioni
È importante tenere d’occhio le differenze tra questi due alimenti soprattutto se si sta seguendo una dieta rigida per la propria salute o per perdere peso. A prescindere da ciò è sempre consigliato da molti medici avere un consumo moderato di alimenti come insaccati e non.